Notizie dal gruppo di lettura GDL (49)

Martedì 20 luglio si è tenuto in biblioteca il consueto incontro del gruppo di lettura (49°).

Il testo affrontato in questo assolato mese di luglio è stato Lolita dello scrittore multilingue di origine russa Nabokov. L’autore, infatti, nella sua carriera di scrittore ha dovuto utilizzare la lingua francese prima e quella americana poi, rimanendo sempre un virtuoso della scrittura e dimostrando di raggiungere alti picchi di virtuosismo letterario. Come lui stesso precisa nella postfazione “A proposito di un romanzo intitolato Lolita” non è il personaggio diventato emblematico di Lolita ad essergli caro, ma alcune raffinatezze descrittive a lui particolarmente riuscite: Lolita che gioca a tennis, l’elenco delle allieve del college  o Lolita che lentamente si avvicina alla valigia dei doni….

Tornando alle impressioni di noi lettori e lettrici su alcuni punti tutti si sono trovati unanimi: la spiccata ironia, la vasta cultura dell’autore che traspare (anche troppo visibilmente) dalle sue metafore e descrizioni, l’uso impeccabile della scrittura a volte anche troppo forbita e alta,  l’uso di un ricchissimo vocabolario…

A molti è apparso “troppo descrittivo” troppo ridondante, troppi i personaggi secondari messi in campo  ma descritti con dovizia di dettagli…

La maggioranza delle signore lettrici ha trovato troppo duro l’argomento trattato, troppo doloroso il tema dell’abuso su una minorenne, della prevaricazione, del potere dell’adulto (ossessivo) sulla povera ragazza, tanto da NON riuscire a proseguire, o riuscire molto faticosamente, nella lettura.

Ma, alcuni lettori maschi hanno obiettato: il tema del romanzo è davvero la “pedofilia”? O non è forse solo una nostra proiezione? O non è forse il focus di Lolita il tema dell’amore? O meglio della relazione amorosa? O ancora del “lato oscuro della relazione d’amore?

I lettori uomini hanno invocato il diritto di  poter “evocare” le oscure pulsioni, hanno ritenuto “Lolita” una metafora dei contenuti delle relazioni sentimentali: il possesso dell’altro, il ricatto, l’attaccamento. Non sono forse presenti in ogni relazione sentimentale?

Non è forse solo una meta teorica e raramente raggiunta quello dell’ ”Amore” che vuole solo il bene dell’altro…?

PARLIAMONE! è stata la proposta provocatoria subito accettata da tutti!!

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