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GDL 94° intervista a Cacucci

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15 maggio 2014

Ieri sera una delegazione di sette lettori del gruppo di lettura della biblioteca comunale di Castel San Pietro Terme, è andata in trasferta a Bologna, presso la biblioteca “Luigi Spina” del quartiere San Donato, insieme al loro gruppo di lettura, per incontrare lo scrittore Pino Cacucci.

Lettori e Cacucci

Dopo esserci immersi buttati nella lettura di quasi tutte le sue opere ed esserci scambiati pareri e interpretazioni in un precedente incontro, siamo arrivati con alcuni interrogativi da sottoporgli.
L’autore ci ha espresso quella che per lui è la funzione della narrativa:
raccontare fatti, mettere in evidenza situazioni che nell’ingorgo costante di notizie non potrebbero emergere, anche per la scarsa attenzione di giornali e televisioni o comunque per la “volatilità” delle notizie diffuse dai media.
Per Cacucci Il ruolo della narrativa è quello di potersi focalizzare su una situazione, poterla raccontare senza avere i tempi e i ritmi del giornalismo, senza le rigide costrizioni dello storicismo, consapevole che la Storia è stata da sempre manipolata, riscritta, ri-aggiustata. Lo scrittore può ascoltare voci, può percepire situazioni ascoltando le storie e le testimonianze di chi c’era…
Ma quante storie, quante visioni delle storie…
Un infinito intrecciarsi di posizioni e supposizioni un ascoltare le emozioni, il tentare di dare una piega alle vicende che una piega forse non l’avevano.
Il romanzo resta, rimane a disposizione, immutato ma sempre riscrivibile.
La letteratura ci permette di ritornare a immergerci a capofitto nella Storia, nelle storie; pone al centro un momento, lo ricrea, lo ripropone e lo rende ogni volta presente a noi, davanti a noi. Rimane la denuncia, l’accorata richiesta di attenzione, porre un punto fisso nella marea dei fatti, un libro.
Ecco la sua dichiarazione di poetica.
Cadono le nostre titubanze su quanto ci sia di storico (vero/verificato?) o di romanzato (fantasia?) nelle sue opere, abbracciamo la sua intenzione e ne abbiamo gratitudine.
Molte altre informazioni: il suo stretto e magico rapporto con Federico Fellini, la sua appartenenza al Messico con l’anima e con il corpo… la sua evoluzione attraverso le sue opere, apparentemente eterogenee tra loro, ma rami di una personalità ricca e generosa, che spazia dall’impegno politico alle cronache di viaggi e luoghi, dalla narrazione di opere letterarie, cinematografiche e artistiche alle note biografiche di personaggi più o meno noti; e anche tanto altro.
Molti ancora gli argomenti trattati e le nostre domande da veri professionisti della lettura…….

Haruki Murakami in Nobel 2012 ???

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Dal sito : sports.ladbrokes.com

Forse vedremo il giapponese Murakami vincere il premio Nobel 2012 per la letteratura ?

Le nostre letture recenti “Nel segno della pecora” e “Norwegian Wood” sono state comunque azzeccate.
Segue la classifica dei probabili vincitori.

Awards / Nobel Prize in Literature

Haruki Murakami 7/1
Bob Dylan 10/1
Mo Yan 12/1
Cees Nooteboom 12/1
Ismail Kadare 14/1
Adonis 14/1
Ko Un 14/1
Dacia Maraini 16/1
Philip Roth 16/1
Cormac McCarthy 16/1

Filastrocca celebrativa del VI anniversario dalla nascita del gruppo di lettura.

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Questo gruppo di lettura

Biblioteca di Castello

Son sei anni ormai che dura

E che vola come uccello

 

Donne e uomini riuniti

Ogni mese un martedì

Che sian mogli oppur mariti

Ma quel giorno sono qui

 

Libri belli oppur noiosi

Grandi autori e scribacchini

Personaggi favolosi

Poi ci sono i pasticcini

 

Questa sera festeggiamo

Tutti insieme il compleanno

Siam sicuri, lo affermiamo

Legger libri non è un danno

 

La lettura ci arricchisce

Ogni volta siam più amici

Ed i dolci che mangiamo

Fanno tutti più felici

 

Quindi andiamo pur avanti

Con piacere e volontà

Or che siamo proprio tanti ci insegniam la libertà.

 

Sandro Brignani

Cos’e’ un Gruppo di Lettura?

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Perché ritrovarsi per discutere sulle letture fatte? Dove ci si ritrova? Cosa di deve fare all’interno del Gruppo di Lettura?

Alcune considerazione relative ai Gruppi di Lettura:

1. La lettura non è un’attività sociale.
Non date retta a chi si ostina a sostenere il contrario. Un gruppo di lettura non fa letture di gruppo. Ciascuno si legge il libro scelto e poi, in un incontro a una data stabilita, si discute di quel libro. Si parla di ‘lettura condivisa’ per distinguerla, appunto, dalla lettura di gruppo. [cfr. Ferrieri, La lettura condivisa, Alberto Manguel, Una storia della lettura].
Parlare ad altre persone di un libro letto non sempre viene facile, naturale. Discutere di un libro, in modo pertinente e interessante, significa molto spesso aprire una finestra sulle proprie idee e i propri sentimenti.
2. Il gruppo di lettura deve avere confini permeabili.
In entrata, uscita, rientro, ri-uscita e così via. Un gruppo di lettura che rende difficile il transito si trasformerà presto in un ciarliero salotto; e in esso la conservazione del salotto stesso sarà più importante della qualità e varietà della discussione. Perché un salotto è diverso da un gruppo di lettura.
Più pericoloso ancora: un gruppo che non favorisce il transito in entrata e uscita, rischia di irrigidirsi, faticherà a rinnovarsi e soffrirà molto l’instabilità generata da ogni inevitabile abbandono.
3. Il gruppo di lettura ha bisogno di una casa.
O meglio di un luogo pubblico che faccia da casa. Certo, molti gruppi di lettura si riuniscono davvero nelle case private. Ma questa pratica, lo si intuisce, lo spingerà presto a diventare il citato ‘salotto’. L’esperienza ha fino a oggi indicato che le biblioteche pubbliche sono il luogo ideale per fare da casa a un gruppo di lettura. È il luogo più aperto, e capace di favorire il ‘transito’).
4. La discussione di ciascun libro in un gruppo di lettura, funziona meglio se guidata da un moderatore, in alcuni gruppi chiamato ‘maestro di gioco’. È importante che il moderatore cambi per ogni libro discusso. Un buon metodo è affidare di volta in volta il ruolo alla persona che più ha a cuore il libro scelto.
5. Serve anche qualcuno che faccia da collante fra le persone e fra una riunione e l’altra. Comunica a tutti data e ora delle riunioni; comunica il libro scelto a chi non ha partecipato all’ultima riunione; si fa venire qualche idea per pubblicizzare il gruppo e favorire il “transito” in ingresso (mansione solitamente svolta dalla bibliotecaria).
6. La scelta del libro è un fattore decisivo: ve ne accorgerete quando avrete mandato a monte tutto con scelte “medie”, fatte per non scontentare nessuno, o scelte superficiali. È un’affermazione banale, d’accordo. Eppure, quando il gruppo di lettura si consolida, dopo un po’ di libri e le relative riunioni di discussione, la scelta può diventare quasi una routine; e in questo modo viene sottovalutato l’impatto che questa scelta avrà sull’intensità di partecipazione alla condivisione della lettura.
Libri scelti dopo discussioni intense sono indicatori significativi della salute del gruppo di lettura. Libri scelti quasi senza pensarci dovrebbero essere un segnale d’allarme sulla salute del gruppo.
7. Non è necessario fissare regole per la condotta della discussione.
Di solito il gruppo si autoregola. Trova equilibri che si ridefiniscono ogni volta, anche dipendenti dal moderatore, dal numero di partecipanti alla discussione, dal libro discusso. Un gruppo autoregolato riesce anche ad ammortizzare il potenziale di rovina generato da elementi di disturbo, per esempio il narcisismo di qualche partecipante.
8. Chi partecipa a un gruppo di lettura non fa critica letteraria; non sostituisce i critici di professione. Ovviamente non si può impedire a un lettore di provare a fare il “critico”. Ma un ‘vorrei essere un critico’ tende ad appensantire la discussione e a creare malintesi e diffidenze. Viene visto come “uno che sale in cattedra”. La discussione funziona meglio se i lettori/partecipanti esprimono al massimo l’esperienza soggettiva di lettura di quel libro, senza le pretese di oggettività nel giudizio estetico che segnano ogni ‘vorrei essere un critico’.

Prossimo incontro il 12 ottobre 2010

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Faticosamente abbiamo cercato un altro libro.
Forse per tornare su un tema vicino al precedente romanzo di Lolita, abbiamo scelto “L’amante di Lady Chatterley” di D. H. Lawrence.
Il prossimo incontro è stato fissato per martedì 12 ottobre, sempre in biblioteca.
Chi fosse interessato può chiedere in biblioteca, telefonare allo 051.940064,  scrivere a [email protected] o lasciare la richiesta come commento a questo post.

Notizie dal gruppo di lettura GDL (48)

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22 giugno 2010

Serata scoppiettante e densa, quella di ieri sera con il Gruppo di lettura che ha incontrato il gruppo di scrittori “Progetto Calliope”
È stata molto interessante la lettura dei 23 racconti che debitamente selezionati, saranno prossimamente pubblicati in un’antologia che potrebbe chiamarsi “anime in cattività” o “Paludi domestiche”..
Il filo conduttore che li lega è quello dei personaggi che sono “rinchiusi” in prigioni vere o immaginarie. Essere finalmente liberi dalle proprie ossessioni è il traguardo che questi personaggi spesso non raggiungono
Mai così attenta e meticolosa è stata la lettura, e grande la sorpresa della capacità degli scrittori di rendere a tinte forti le tensioni che via via si proponevano. È stata giudicata ottima la qualità della scrittura, ma, il gruppo dei lettori fedeli al proprio mandato, non ha fatto mancare critiche anche forti, disappunti e ha voluto sottolineare anche le più lievi incongruenze grammaticali.
In seguito al primo giro di commenti su ogni racconto, si è aperta la discussione sul tema, non risolvibile: è giusto entrare nel merito della storia, del comportamento dei personaggi, formulare giudizi morali? Etici? O la creatività letteraria va oltre e deve essere salvaguardata? e quindi, è possibile valutare solamente la forma del testo?
Il dibattito finale , accompagnato da abbondanti pasticcini, ha trovato fine solo in tarda notte e per esaurimento energie …. naturalmente senza approdare a conclusioni definitive.
Per il prossimo incontro del gruppo di lettura, previsto per martedì 20 luglio, abbiamo scelto un romanzo che speriamo scaldi questa fredda estate: “Lolita” di Nabokov.
Chi fosse interessato può chiedere in biblioteca o telefonare allo 051940064 o scrivere a [email protected]
Buone letture a tutti.

 Seguono alcune foto della serata.  Cliccaci sopra per ingrandirle.
   
   

Notizie dal gruppo di lettura GDL (40° e mezzo)

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Cassiopea incontra il GDL

6 ottobre 2009

 Ancora una volta il gruppo di lettura si è incontrato in biblioteca. Sono sempre più numerosi i lettori che amano confrontarsi sulle proprie letture.

Il gruppo di scrittori castellani ”Cassiopea”, dimostrando grande coraggio, volontà e umiltà, ha approfittato di questo momento di confronto e di approfondimento delle letture, per sottoporre i propri racconti ad un giudizio, senza esclusioni di colpi, del GDL.

I lettori hanno affrontato molto seriamente questo impegno (piacevole) e si sono presentati preparati, con appunti scribacchiati qua e là per non dimenticare impressioni, commenti, emozioni e seccature, provate durante la lettura di questi nove racconti (consegnati in forma anonima).

Nell’insieme abbiamo sostenuto, approvato e spronato a continuare i giovani (soprattutto nello spirito) compositori.

Qualche lacuna è stata rilevata, imperfezioni stilistiche a cui non potrebbero sottrarsi nemmeno i grandi classici della letteratura di tutti i tempi……

 

Notizie dal gruppo di lettura GDL (32° e mezzo)

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Cassiopea incontra il GDL

24 febbraio 2009

Il GDL si fa grande!!!

In occasione del suo 3° compleanno, il gruppo di lettura, sempre più accanito, è stato invitato dal generoso gruppo di scrittori locali “CASSIOPEA“ a leggere e commentare i loro racconti.

Alla serata hanno partecipato 7 scrittori che “pazientemente” hanno ascoltato i commenti dei partecipanti al GDL, anche se assolutamente privi di alcuna competenza di critica letteraria o compositiva.

Aiutati dall’anonimato dei singoli racconti e da un insidioso limoncello, i “lettori” si sono buttati senza inibizioni in commenti e giudizi.

Certi che gli “scrittori” abbiano percepito l’”intransigenza letteraria” dei lettori, come bonaria e ruspante ricerca della “perfezione”, auguriamo che si rafforzi in loro la voglia di continuare a produrre altri scritti e ci offriamo, a cuore puro e impavido, per le prossime occasioni di lettura.

La bibliotecaria