Notizie dal gruppo di lettura GDL (42°)

Gianni Celati: Verso la foce e Narratori delle pianure.

15 dicembre 2009

Martedì 15 dicembre si è tenuto in biblioteca il consueto incontro del gruppo di lettura.

Questa volta i libri letti erano due, entrambi di Gianni Celati: Verso la foce e Narratori delle pianure.

Pollice verso per l’autore, e per le sue opere. Inutili i tentativi di rendere il meritato tributo allo scrittore. Gianni Celati, celebre uomo di cultura, nato a Sondrio ma di origini padane, in Verso la foce intraprende un viaggio a piedi, o con mezzi di fortuna, lungo il fiume Po, il viaggio sarà svolto in più tappe nell’arco di un lasso di tempo di alcuni anni.

Durante questo peregrinare, ha tenuto un taccuino che (cito il dizionario) “in sé, è opera formata da pezzi vari, articolati in maniera inorganica, raccolta di pezzi o annotazioni varie o in forma di diario di viaggio…” che manca quindi di una trama che lega l’opera. Da qui l’impressione di disgregazione o frammentarietà che hanno avvertito molti lettori dell’opera.

Un altro elemento che non ha giocato a favore del libro è la conoscenza diretta dei luoghi descritti da parte di alcuni lettori. La glaciale distanza da lui mantenuta nelle descrizioni non ha fatto ritrovare il calore ben conosciuto della natura e della gente. Queste descrizioni distaccate hanno “innervosito” alcuni lettori, che hanno giudicato l’autore fazioso, definito pure “snob” e aristocratico per il suo atteggiamento sprezzante nei confronti della popolazione, descritta puramente in termini di cose e oggetti incrociati lungo il percorso, senza alcuna attenzione ad aspetti positivi che secondo i lettori invece dovevano essere anch’essi descritti.

Per la maggioranza dei lettori, non solo è mancato alcunché di patos o sentimento, ma è mancata l’umanità dell’occhio che vede e racconta, pur volendo mantenere una posizione di oggettiva obiettività. Perchè descriverci così spesso le “villette geometrili” (le modeste villette tutte uguali delle periferie di tante cittadine padane e non solo) e non altre immagini? Alcuni hanno pensato che questa visione distaccata e talvolta addirittura sprezzante sia stata intenzionale; qualcuno ha ipotizzato che in questo modo rendeva la sensazione di pianura (e società) monotona statica/stantia riuscendo perfettamente nel suo intento.

Infatti, le poche voci in difesa dell’opera hanno trovato che il viaggio è uno studio sociologico/antropologico, che vuole analizzare l’evoluzione dell’”ex ceto agrario”; la conquista del benessere, come percepito dalla televisione. Case geometrili con nanetti come simboli dell’acquisito benessere.

Ancora più duri i commenti sulla raccolta di racconti che pochi hanno finito di leggere e che quei pochi hanno definito come “compito da eseguire”. Difficile è stato ricordarli, appena venivano citati dai lettori zelanti provvisti di appunti subito riaffioravano, per ritornare a sprofondare subito dopo in una fitta coltre di oblio nebbioso.

Il prossimo libro che il gruppo di lettura leggerà sarà: Sardinia blues di Flavio Soriga. L’incontro è fissato per martedì 26 gennaio 2010 sempre alle 20,45 in biblioteca.

Chi è interessato può chiedere o telefonare in biblioteca allo 051940064 o scrivere a [email protected]

auguriamo a tutti serene feste e

buone letture

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