Notizie dal gruppo di lettura GDL (76°)

“Eva Luna” di Isabelle Allende

18 dicembre 2012

copertina
La copertina

Si è tenuto in biblioteca il 76° incontro del gruppo di lettura, 16 i lettori presenti che dopo la lettura di “Eva Luna” di Isabelle Allende, si sono incontrati per condividere i loro pareri.
Soprattutto le lettrici hanno ribadito il loro entusiasmo e passione per l’autrice. Alle critiche di superficialità hanno risposto che in questa particolare opera la Allende ha voluto regalare ai suoi lettori leggerezza e ottimismo, ma che in altri suoi romanzi ha dimostrato di saper approfondire i temi e i personaggi trattati.
Certo è che per i pochi che hanno letto solamente questo romanzo rimarrà intatta questa opinione di “teatrino di carta”, toccate e fuga sui mille e mirabolanti temi proposti…

foto dell'autrice Allende
L’autrice

È stata molto gradita la sua volontà di evocare un personaggio femminile positivo e potente.
Sono piaciuti i personaggi e lo stile tipicamente latino-americano, di sovrabbondanza, e di inserire tutto e tutti in un’orgia di colori e di avventure.
Diametralmente opposti, per gli stessi motivi e in senso contrario, le impressioni dei detrattori…. personaggi abborracciati, inutilmente troppi, romanzetto-fouilletton, molto soap-opera….
Invitiamo chi già non l’avesse letto. quindi, …. a leggerlo….!

One Comment on Notizie dal gruppo di lettura GDL (76°)

  1. 1.Voto: 8 1/2
    2.Scrittura: bella, fluida
    3.Racconto: avevo già letto un altro suo libro e più che un romanzo l’avevo definito un romanzo storico, narrando le vicende di un personaggio indirettamente narra la storia del Sud America in generale. La stessa idea viene riproposta in questo libero, è per questo che ho focalizzato la mia attenzione su alcuni particolari del libro, forse a scapito della storia del libro stesso. Ho cercato di analizzare l’aspetto più nascosto, ossia quello sociale:
    – “la patria stava seduta su un mare di petrolio”
    – Benefattore = Signore della Patria “che si permise il lusso di morire tranquillamente nel suo letto e non appeso a un lampione della piazza, come gli auguravano i suoi nemici e come temeva l’ambasciatore statunitense”. Il Benefattore diventa poi il Generale ed infine l’Uomo della Gardenia, cambia il periodo storico dall’oro al petrolio. E’ il lait motiv del libro.
    – Idea dei morti e dell’imbalsamazione: “scoprì che con i corpi a portata di mano, è più facile ricordarli”
    – “Bisogna farla un po’ di guerra. I cani rabbiosi li lasciano in pace, quelli docili invece li prendono a calci. Bisogna sempre battersi”
    – Elvira: la nonna che dorme dentro la bara che si è già comprata, per scacciare la paura della morte
    – Neve: vista per la prima volta alla festa del nipote del Ministro … le solite feste dei politici?
    – Idea dei soldi: Riad Halabì vendeva la propria merce a persone che non possedevano volontariamente soldi, “diffidavano delle banconote, quei fogli stampati che oggi valevano un tanto e l’indomani potevano essere ritirati dalla circolazione, secondo i capricci del governatore di turno, o che per sbadataggine sparivano, com’era accaduto con la colletta per l’Aiuto al Lebbroso, completamente divorata da una capra che si era infilata nell’ufficio del tesoriere” (!!!)
    – USA di nuovo: “L’Uomo della Gardenia partì con un aereo privato … ben provvisto di fondi, partì con la famiglia e i suoi collaboratori più stretti su un aereo militare messo a disposizione dall’Ambasciata degli Stati Uniti”.
    – La “fine” dei rivoluzionari: “la pace restituisse i sopravvissuti alla vita normale, taluni trasformati in burocrati, talaltri in deputati o impresari”
    – Mimì disegna a Naranjo la pianta del carcere “sulla copertina del libretto degli assegni”
    – “per evirare un uomo = mutilare l’arcangelo”.
    4. Definisco questo libro un libro Sudamericano, come tutti gli scrittori sudamericani, anche la Allende ha “arricchito” il libro di tante storie e personaggi che si intrecciano uno sull’altro, a volte ho fatto fatica a ricordarmi i vari passaggi della vita di Eva, a tratti inverosimili, rincontra Mimì in modo strano, l’assalto al carcere è un piano non realizzabile se non nei film d’azione e non viene spiegato neanche bene. Alla fine è un bel racconto con un bel lieto fine per tutti (Eva con Rolf e Mimì con Aravena.

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