Ancora un incontro del gruppo di lettura.
Il libro letto era “Seta” di Alessandro Baricco.
I lettori presenti erano tra loro divisi, alcuni attratti e coccolati dalla fascinazione della fiaba e altri contrariati dal freddo e algido esercizio di stile e di scrittura di una ….inutile storia.
Con pari passione si sono sostenute le tesi e, devo dire, che mai come in questo caso, mi sono sentita in accordo con entrambi i punti di vista….
Sono stati sottolineati, a favore dell’opera molti aspetti, tra cui la musicalità del racconto e il desiderio di poterlo ascoltare letto ad alta voce; la simbolicità dei personaggi: dal saggio Baldabiou che arriva e come una francese “Mary Poppins”, porta il suo magico aiuto e se ne va…, e ancora “l’uomo che ha smesso di parlare” perché non ha più nulla da dire…
Ed infine la storia d’amore leggera e impalpabile legata da un esile filo di seta….
La mia personale impressione è stata quella di una scatola magica, un carillon che aperto incanta, poi, richiuso, nulla resta di quella magia.
La “meraviglia” dell’opera inutile.
Così come spesso è considerata inutile l’arte, la cultura, il sogno e la magia…
Il prossimo incontro è stato fissato per martedì 14 dicembre ore 20.45, sempre in biblioteca.
Il libro che leggeremo sarà “La regina disadorna” di Maurizio Maggiani.
Chi fosse interessato può chiedere in biblioteca o telefonare allo 051940064 o scrivere a [email protected]
Buone letture a tutti.
Notizie dal gruppo di lettura GDL(52°)
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Sara Benfenati ci scrive
Seta – Baricco
1. Voto: 8 ½
2. Scrittura: molto bella, fluida, mi sembra di leggere Pennac, ricca di piccoli particolari. L’ho letto tutto d’un fiato spinta dalla curiosità.
3. Storia: è un libro che “nasconde” una grande storia d’amore.
All’inizio è divertente: pag. 12-13: Baldabiou con il sindaco …. Seta = Roba da donna …. però Denaro = Roba da uomini. Sindaco lei non faccia niente e sarà il sindaco di una paese ricco. => esempio di sindaco da seguire?
Nel corso del libro, invece, diventa più “serio”, entra nel vivo la vera storia come parallelo tra la seta, soffice ed invisibile, e la vita o per meglio dire l’amore.
Mi sono piaciuti certi aspetti del romanzo, quali:
i piccoli trucchi che sono dei piccoli colpi di scena:
pag. 28 = paga uova false con oro falso;
pag. 44 = introduce il foglio scritto d’”inchiostro”;
il viaggio mi ricorda On the Road di Kerouac:
i contrabbandieri sono sempre olandesi ……
è scandito sia all’andata sia al ritorno dal solito percorso ripetuto più volte con la differenza del nome attribuito al lago Bajkal che cambia in: il mare, il demonio, l’ultimo, il santo => 4 nomi diversi per 4 percorsi uguali ;
il ragazzino unico sopravvissuto mi ricorda La Strada di Cormac McCharty;
l’incisione sulla lapide della moglie: Helas = Ahimè
a tratti è poetico:
pag. 30: “Pioveva la sua vita, davanti ai suoi occhi, spettacolo quieto”
pag. 53 riferito alla voliera come metafora di vita: “Torneranno. E’ sempre difficile resistere alla tentazione di tornare” … alla fine si torna sempre; a pag. 57 gli uccelli di diversi colori e razze pur avendo trovato la voliera aperta escono, ma poi ritornano
finale: bellissimo, finalmente un bel finale con un piccolo colpo di teatro.