“I ribelli” – GDL 93°

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di Pino Cacucci

13 maggio 2014

I lettori del gruppo di lettura della biblioteca si sono incontrati ieri sera in 15 per discutere le opere dello scrittore Pino Cacucci, in previsione di un incontro con l’autore presso la biblioteca “Luigi Spina” del quartiere San Donato di Bologna, giovedì 15 maggio a Bologna ore 20.30, nell’ambito del Festival dei Gruppi di Lettura.

Pino Cacucci
Pino Cacucci

Le nostre letture hanno spaziato l’intera opera di Cacucci che in ogni suo libro ha dimostrato grande abilità e padronanza nella scrittura riscuotendo molti apprezzamenti per la scorrevolezza della sua lettura.
copertina RibelliSostanzialmente si sono trovate 2 anime dell’autore
Una è quella di romanziere e la seconda, prepotente e quasi totalitaria, è quella di cronachista/giornalista/biografo, che si occupa, come dichiarato, di dare luce a personaggi solitamente minori, che, perlopiù, senza essere diventati eroi di fama mondiale, sono stati in un particolare momento della loro vita o per tutta la loro vita capaci di donarsi totalmente.
Forte è l’impegno dell’autore di farsi carico della divulgazione e di dare luce a queste vite, solitamente perse in giovane età, per un ideale di libertà, I RIBELLI, appunto.
Sempre dichiarata è la sua posizione anarchca, e sempre a favore dei rivoluzionri.
Il limite avvertito da noi lettori è quello di poter discriminare tra i dati biografici, la Storia e l’affabulazione.
Approfitteremo dell’incontro con Cacucci per meglio comprenderne il valore narrativo.


Il prossimo incontro del gruppo di lettura è previsto per martedì 17 giugno ore 20,45 e leggeremo Come piante tra i sassi di Mariolina Venezia.


Chi fosse interessato può chiedere in biblioteca o telefonare allo 051940064 o scrivere a
[email protected]

“Stabat Mater” – GDL 92°

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di Tiziano Scarpa

15 aprile 2014

I lettori del gruppo di lettura della biblioteca si sono incontrati per commentare il romanzo “Stabat Mater” del veneziano Tiziano Scarpa.

Tra i tredici lettori presenti la maggioranza ha gradito la lettura di questa opera che è inserita in un contesto “storicamente plausibile”.

copertina Stabat MaterLa storia è ambientata nella Venezia del XVIII secolo, nell’orfanotrofio della Pietà, che ora è un Ospedale e maternità, ed è storica anche la presenza del famoso musicista e sacerdote Vivaldi come insegnante e compositore per il famoso coro composto dalle orfane.
Per molti lettori questa è stata una seconda lettura, infatti il romanzo uscito nel 2008 vinse il premio Strega facendosi così conoscere dal grande pubblico dei lettori.

Abbiamo notato che quello che era rimasto impigliato nella nostra memoria era la comparsa di Vivaldi nella scuola di canto e la relazione con la protagonista, facendocelo ricordare come il romanzo di Vivaldi e la giovane orfana violinista.
Nella rilettura, invece, abbiamo constatato che questa non sia che una breve ultima parte della storia.
In realtà questo è quasi un monologo di un io narrativo estremamente sensibile, è un romanzo di formazione, sulla solitudine e sul suo superamento.

L'autore Tiziano Scarpa
L’autore Tiziano Scarpa

E’ un romanzo sulla fatica di una giovane, (ma potrebbe essere un giovane), che cerca la propria identità.
Tramite il suo diario notturno Cecilia dialoga con le madri, la sua, immaginata, la Madonna la madre di tutti e la Morte che tutti accoglierà. Attraverso il diario, cioè la memoria, si salva dal nulla.
Stabat mater ci racconta il percorso faticosamente lento e solitario che conduce alla possibilità di emozionarsi, alla possibilità di affettività, per arrivare decisamente, precipitosamente e definitivamente a prendersi il coraggio della propria vita.
Per alcuni il dialogo interiore è stato troppo insistente e lungo, troppo ridondanti i dialoghi con la morte, che descrive come la testa della gorgone Medusa.


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Il prossimo incontro del gruppo di lettura è previsto per martedì 13 maggio ore 20,45.
In previsione di un incontro con l’autore, giovedì 15 maggio a Bologna ore 20.30, nell’ambito del Festival dei Gruppi di Lettura, leggeremo un libro tra quelli dell’autore bolognese Pino Cacucci.


Chi fosse interessato può chiedere in biblioteca o telefonare allo 051940064 o scrivere a
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“Un uomo solo” – GDL 91°

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di Christopher Isherwood

25 marzo 2014

autore Christopher Isherwood
L’autore Christopher Isherwood

I lettori del gruppo di lettura della biblioteca si sono incontrati per commentare il romanzo “Un uomo solo” di Christopher Isherwood.
All’unanimità i lettori hanno espresso il piacere di aver letto questo romanzo e di avere conosciuto questo autore che ai più era sconosciuto, solamente una voce su quattordici si è alzata per sostenere l’inutilità di questa lettura.
Troppi i tratti comuni tra il personaggio e l’autore, per non pensare a una componente biografica del testo, entrambi provengono dalla Gran Bretagna e vivono da anni negli Stati Uniti, entrambi omosessuali, entrambi sessantenni……
Il Romanzo è succoso, denso, si presta a specchiare un’infinità di sentimenti, profondità psicologiche, introspezioni e ragionamenti che sempre sono presenti nel colloquio interiore del personaggio e che Isherwood esprime con tratti precisi, di una semplicità diamantina, filmici.

copertina Un uomo soloCostante di tutta la narrazione è la consapevolezza e la convivenza del personaggio/autore? con la morte e con il progressivo deterioramento della macchina corpo, senza nulla togliere alla forte capacità di vivere intensamente e lucidamente ogni attimo della sua giornata.
Ogni lettore ha potuto sottolineare e commentare più di un aspetto, tanti ce ne erano…, e focalizzare l’attenzione su quelli che più avevano risuonato con la propria sensibilità
Ma molto resta ancora da dire…
Un romanzo del 1964 che rimane attualissimo e ancora all’avanguardia sui temi sociali.

Un libro da leggere, da rileggere e da consigliare.


Il prossimo incontro del gruppo di lettura è previsto per martedì 15 aprile ore 20,45
leggeremo “Stabat Mater” del veneziano Tiziano Scarpa.


Chi fosse interessato può chiedere in biblioteca o telefonare allo 051940064 o scrivere a
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Notizie dal gruppo di lettura GDL (90°)

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L’ombra del vento

di Ruiz Zafon

25 febbraio 2014

Il gruppo di lettura della biblioteca di Castel San Pietro Terme, si è incontrato per commentare insieme la lettura del romanzo di Ruiz Zafon “L’ombra del vento”.

La posizione dei 24 lettori presenti era sostanzialmente divisa in due opinioni contrapposte e sono state sostenute con molto vigore e passione, e, si può dire, che gli animi si sono scaldati nella foto carlos-ruiz-zafondiscussione più che nella lettura del romanzo in sé.

Per i sostenitori di Zafon questa è stata una lettura veramente piacevole, sia nella scrittura che è stata molto apprezzata per la scorrevolezza, che per l’intreccio della storia, nella costruzione di una complessa trama che ha avvinto, intrigato, appassionato… e alcuni anche spaventato.

Pochi hanno mantenuto una posizione intermedia, apprezzato la scorrevolezza della scrittura, ma hanno giudicato il romanzo in sé un fouilletton d’altri tempi.foto ombra_del_vento copertina

I detrattori del romanzo erano veramente indignati, la scrittura ridondante di inutili particolari che aggiungevano altrettante inutili pagine, e anche la trama inutilmente complicata, un mix di vari generi: rosa, fantasy, giallo insomma un po’ di tutto, un vero polpettone. Nella lettura hanno sempre fastidiosamente avvertito il lavoro di “produzione di un prodotto commerciale” su questo senz’altro l’autore ha raggiunto il massimo delle proprie aspettative, ma per questi lettori il romanzo meritava una vera e propria stroncatura.


Il prossimo incontro del gruppo di lettura è previsto per martedì 25 marzo ore 20,45
leggeremo “Un uomo solo” di Christopher Isherwood


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Notizie dal gruppo di lettura GDL (89°)

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Mr. Vertigo

di Paul Auster

21 gennaio 2014

Si è tenuto in biblioteca l’ 89° incontro del gruppo di lettura, 21 i lettori che si sono incontrati per parlare del libro letto Mr. Vertigo di Paul Auster
In questa serata si avverte da parte dei lettori, un senso di inadeguatezza e di difficoltà nel doverlo commentare, anche nella semplice esternazione di mi piace/ non mi piace….
Perché Paul Auster, uno dei maggior scrittori americani contemporanei, affronta questo tema che pare bizzarro, diverso dai luoghi e dai tempi che sono tipici delle sue opere?
foto Mr Vertigo copertinaPerché l’autore si cimenta in questa “biografia” in forma di diario, del giovane Walter Rawley che, come gli fa dire l’autore: “… non credo occorra un talento particolare per sollevarsi da terra e librarsi nell’aria. E’ qualcosa che tutti abbiamo dentro…” …?
Perché affrontare un tema così poco americano come quello del Maestro e del suo giovane iniziato?
Perché il tema del prescelto? E il Dono che in lui il Maestro ha trovato?
Perché affrontare il tema dell’iniziazione, così vicino alle culture mistiche, senza poi elevarlo a tema spirituale?
Forse per poterlo poi affondare più volte in un cinico pragmatismo?
Tante le domande, poche le risposte.
Tra le più interessanti elaborazioni c’è senz’altro il parallelo che è stato fatto tra il mito del volo e quello del sogno americano.
E noi, abbiamo un sogno? Singolo? Collettivo?
Per altri lettori è stato il romanzo del non detto; delle non scelte,
e si è così obiettato: …ma anche dicendo, possiamo, poi, capire veramente più di quello che silenziosamente già sapevamo?
Per altri ancora le alterne sorti del giovane protagonista, che più volte arriva all’apice del successo per poi cadere più volte nella più cupa miseria è, anch’essa, una tipica prerogativa dell’ideologia americana, you can, puoi farcela a risalire….foto Auster Paul
Mai come per questo romanzo, avremmo voluto avere lumi dall’autore stesso, avremmo voluto chiarimenti, avere risposte….


Nel prossimo incontro che si terrà martedì 22 febbraio 2014 ore 20,45 leggeremo
L’ombra del vento di Ruiz Zafon.


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Notizie dal gruppo di lettura GDL (88°)

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Le ore

di Michael Cunningham

10 dicembre 2014

Si è tenuto in biblioteca l’88° incontro del gruppo di lettura, 15 i lettori che si sono incontrati per parlare del libro letto “Le ore” di Michael Cunningham.
Tutti i lettori hanno convenuto che l’inizio del libro è stato ostico, complicato. La lettura ha richiesto molta concentrazione sui personaggi e sull’intreccio della trama che seguiva tre donne, tre personaggi che si snodano in tempi e generazioni diverse e che, solo apparentemente, sono legati da un filo conduttore che è il romanzo di Virginia Wolf “La signora Dalloway”
Purtroppo questa volta le difficoltà iniziali hanno scoraggiato i lettori meno intrepidi e molti hanno ritenuto uno sforzo inutile il continuare. Una occasione perduta per questi ultimi perché improvvisamente il romanzo si apre, l’intreccio scorre, il nodo si allenta e il lettore si immerge completamente nella storia. foto della copertina di le ore copertina
Altri hanno percepito una pesantezza e un nichilismo difficile da sopportare.
Alcune lettrici già conoscevano il lavoro di Virginia Wolf, altri più curiosi hanno voluto leggere anche La signora Dalloway per meglio capire i riferimenti, e per questi si è svelata la grande impresa dell’autore che ha lavorato sul testo della Wolf, facendosi esso stesso Virginia e conducendo su binari diversi ma paralleli il suo Romanzo fino ad arrivare alla fine del XX secolo negli Stati Uniti, senza stravolgerlo, anzi, sottolineando l’universalità e la modernità dell’opera della Wolf..
Senz’altro abbiamo incuriosito alcuni lettori che hanno poi deciso di terminarne la lettura…
foto di Michael-Cunningham


Nel prossimo incontro che si terrà martedì 21 gennaio ore 20,45 leggeremo
Mr. Vertigo di Paul Auster


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Notizie dal gruppo di lettura GDL (87°)

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La terrazza proibita

di Fatima Mernissi

12 novembre 2013

Si è tenuto in biblioteca l’87° incontro del gruppo di lettura, 13 i lettori che si sono incontrati per parlare del libro letto “La terrazza proibita” di Fatima Mernissi.
Molto scarso l’entusiasmo generale….
Molte le aspettative andate deluse….
La terrazza proibita copertinaIn realtà il racconto è un saggio, ambientato negli anni ’40 in Marocco, durante l’invasione francese, filtrato attraverso gli occhi di una bambina di 8 o 9 anni che racconta la sua storia familiare e non pretende di analizzare la situazione della donna araba. Anche il periodo storico della seconda guerra mondiale è lontano, appena percepito.
Alcune lettrici hanno ritrovato i giochi, le fantasie infantili, ma soprattutto le domande tipiche dei bambini… perché i confini?, perché i muri invalicabili?
Alcune ancora hanno sottolineato che all’interno dell’harem la vita scorre “affettuosamente”
Altri lettori hanno percepito l’orgoglio delle tradizioni culturali tipicamente femminili, ad esempio quelle relative alla cure del corpo, gelosamente custodite e rispettate e che saranno la discriminante tra l’età dell’infanzia e l’ingresso delle bambine nel mondo delle donne adulte..3foto fatema-mernissi

L’autrice,attraverso le parole e gli atteggiamenti della madre, ci trasmette il suo pensiero moderno sulla segregazione femminile.


Nel prossimo incontro che si terrà martedì 10 dicembre ore 20,45 leggeremo
Le ore di Michael Cunningham


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Notizie dal gruppo di lettura GDL (86°)

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“Italia”

di Marco Lodoli

8 ottobre 2013

Questo breve romanzo è il secondo di una trilogia di storie, Sorella e Vapore gli altri, che l’autore ha dichiarato essere un tributo alle donne e alle loro storie.
Italia è la voce narrante di questo romanzo, è, apparentemente, una ragazza orfana educata in istituto per andare a lavorare “a servizio” presso famiglie borghesi di ceto medio – alto. Questo permette all’autore di raccontare l’Italia (Paese) dal dopoguerra attraversando gli anni ’50 e ’60, fino ai nostri giorni e Italia (personaggio) è stata definita un espediente letterario che osservando la famiglia presso la quale risiede e lavora, svolge questa funzione.italia copertina
Ad un primo livello di lettura e interpretazione, i lettori hanno individuato, in questa famiglia raccontata,una famiglia atipica, fredda, poco comunicativa, priva di interessi, insomma una famiglia e dei genitori che si sono meritati la decadenza e lo sgretolamento a cui andrà incontro, l’abbandono dei figli che a loro volta pagheranno con vite senza successi e destini complicati.
Tutto sommato in molti lo hanno giudicato un libro triste, di una inutile malinconia, di cui sfugge il senso del perché. Senz’altro l’autore è depresso.

Per altri lettori Italia non è una cameriera e la famiglia non è peggiore di altre, il padre (in guerra aveva attivamente collaborato con il regime fascista), l’ingegnere, il cui ruolo rotolerà sempre più ai margini con l’età….”sopportava di buon grado l’ignoranza e la maleducazione della giovinezza, perdonava come ormai perdonava tutto sperando di essere ricambiato con la stessa generosa moneta , che qualcuno un giorno gli dicesse dimentichiamo tutto ingegnere, facciamo finta che non sia accaduto niente, facciamo come se lei non sia vissuto.”
Non bisogna trovare un senso pratico ai personaggi o un meccanismo di causa effetto agli eventi perché sono simboli di altro, Italia è una surreale cameriera, in realtà molto più vicina a un essere angelicato, a un nume tutelare della casa e della famiglia, mandata da una provvidenza che semina fallimenti e insuccessi ma procura supporti.
foto marco-lodoliAncora un altro livello di lettura e troviamo un romanzo sulla solitudine, sul passare del tempo che cambia tutto: le cose, le persone, le alchimie degli incontri e aggrega disgrega.
È un romanzo su quello che resta, su chi rimane, ancora, per un po’.
Senz’altro per tutti i lettori è stata una lettura tra narrazione e poesia “… [i figli] mi sono sembrati tre insetti nel becco della vita”.


Nel prossimo incontro che si terrà martedì 12 novembre ore 20,45 leggeremo La terrazza proibita, vita nell’harem di Fatima Mernissi.


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Notizie dal gruppo di lettura GDL (85°)

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Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde

di Robert Louis Stevenson

10 settembre 2013

Si è tenuto in biblioteca l’85° incontro del gruppo di lettura, 12 i presenti che hanno prima letto e poi commentato Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, pubblicato nel 1886 dallo scrittore di Edimburgo Robert Louis Stevenson.

L’autore, famoso narratore di avventure, in questa sua particolare opera, diede vita a uno dei più grandi classici della letteratura, fantastica e non solo, di tutti i tempi.

copertina Lo-strano-caso-del-dottor-Jekyll-e-del-signor-Hyde
Il libro

Anche i lettori meno entusiasti, hanno convenuto che nel racconto di Stevenson ci sia una precoce intuizione, inaspettata per quegli anni, delle teorie freudiane dell’inconscio e indubbiamente, delle ricerche sugli effetti delle droghe, infatti passando non senza esitazioni dalla teoria alla pratica, Jekyll miscela varie sostanze ed ottiene una pozione dagli effetti straordinari…
Ricercando tra date e anni abbiamo trovato che è solamente due anni prima, nel 1884 che Freud in un ospedale di Vienna, cominciò gli studi sulla cocaina, sostanza allora sconosciuta, e a sostituirla alla morfina nelle terapie del dolore, ed è del 1885 il suo saggio “Osservazioni sulla dipendenza e paura da cocaina”, e che generalmente si usa datare la nascita della psicoanalisi con la prima interpretazione di un sogno (un suo sogno) scritta da Freud, solamente nel 1895.
Anche la genesi di Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, viene collegata ad un sogno dell’autore: il libro venne poi scritto in soli 3 giorni e, in seguito, riveduto e riscritto in altri 3 giorni su consiglio della moglie che lo indusse a eliminare le descrizioni particolareggiate delle nefandezze di Hyde, salvando la sua reputazione di narratore di avventure per giovani e ragazzi….
…sperimentando la pozione su di sé, il dottor Jekyll subisce una trasformazione tale da far emergere la sua seconda natura, quella delle sue inclinazioni attratte dal male, ma la riflessione di Stevenson sulla natura umana, tuttavia, va oltre questa semplice scissione., dal momento che sia Jekyll sia Hyde hanno memoria dell’altro.
L’autore evidenzia quel naturale “sdoppiamento” che caratterizza ogni essere umano rappresentandolo con la scissione del Bene dal Male da cui la frattura dell’integrità personale, e, in definitiva, lo “sdoppiamento” della stessa coscienza umana.

foto Robert_Louis_Stevenson
Robert Louis Stevenson

Nella cultura occidentale Jekyll e Hyde sono i personaggi simbolo della variegata composizione della nostra natura, di ogni personale combinazione di buono/cattivo ma anche, come ha suggerito una lettrice spostando il punto di vista e identificando la lotta tra bene e male con la ricerca scientifica (bene) che si spinge sempre più avanti …fin dove troverà solo l’autodistruzione (male).


Nel prossimo incontro che si terrà martedì 8 ottobre ore 20,45 leggeremo “Italia” di Marco Lodoli.


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