“Stirpe” – GDL 112°

di Marcello Fois

lunedì 14 dicembre

Ieri sera erano sedici i lettori presenti in biblioteca a commentare il libro letto: “Stirpe” di Marcello Fois, primo libro dei tre che completano la saga della famiglia Chironi.
Alcuni lettori hanno notato che i capitoli prendono il titolo dalle tre cantiche dantesche, solo che l’ordine è sovvertito: il primo è il Paradiso , dura poco 1889-1900, circa 35 pagine. Poi si precipita nell’Inferno, e include due guerre: dal 1901 al 1942, e sono quasi 200 pagine. Una decina di pagine, infine, per il Purgatorio e si tira un sospiro di sollievo, è un surrogato di felicità, ma ci si deve accontentare.Marcello-Fois-Stirpe
Alcuni lettori hanno apprezzato che lo scrittore, attraverso la storia di questa famiglia dell’entroterra sardo non fa altro che raccontare lo sviluppo e la crescita di un’intera nazione e di un determinato periodo storico dai primi del 900 alla fine della seconda guerra mondiale.
La storia di questa famiglia comincia più di cento anni fa. un altro mondo, un’altra lingua, altre condizioni di vita, distanze infinitamente più lunghe: che cosa era l’Italia, a trent’anni dall’Unità, per la Sardegna? E Marcello Fois è capace di ricreare quel tempo, quel mondo, quella società, quel linguaggio così da permetterci di entrare anche noi nella storia che racconta e di identificarci con i suoi personaggi, il vestiario, le usanze, i pregiudizi, la prima guerra mondiale le malattie endemiche della Sardegna, la sua natura aspra, la comparsa delle camicie nere: c’è tutto nel romanzo di Fois.
Ad alcuni lettori è risultato difficile seguire il romanzo che procede a volte con il passo del gambero, tornando indietro per offrirci un’altra visuale degli avvenimenti, per altri lettori è proprio questa un’ottima maniera per dare spessore al racconto.
Alcuni lettori hanno sottolineato la capacità dello scrittore di entrare nell’animo sia dei protagonisti della storia narrata che nella psicologia comune di un po’ tutte le famiglie numerose: quell’essere a volte così diversi e così simili.
Altri lettori hanno evidenziato che i personaggi di Fois sono vittime ed eroi; cadono sotto i colpi inferti dal destino e dagli eventi più cruenti della storia. sono figure splendide, cariche di pathos, capaci di trasmettere tutto il loro dolore, alternando momenti di crudo realismo a momenti in cui prevale il bisogno di abbandonarsi al sogno, fantasticando di un mondo migliore e permettersi nuove agiatezze. È per questo che la malasorte si è abbattuta sui Chironi? Perché bisogna defilarsi per non suscitare invidia? Michele Angelo, il capostipite lo ha fatto ma, a quanto pare, a nulla è servito.
Molti lettori hanno espresso la volontà di completare la saga con la lettura degli altri due libri che la completano: Nel tempo di mezzo e Luce perfetta.


Il prossimo incontro del gruppo di lettura in biblioteca è previsto per Martedì 19 gennaio 2015 ore 20,45 e ci confronteremo sulla lettura di A ciascuno il suo, di Leonardo Sciascia


Chi fosse interessato può chiedere in biblioteca o telefonare allo 051940064 o scrivere a
[email protected]

One Comment on “Stirpe” – GDL 112°

  1. 1. Voto: 8
    2. Scrittura: complessa, ma ben strutturata, qualche parola sarda di troppo, non la rende sempre fluida. I flash back mi hanno messa un pochino in difficoltà!
    3. Racconto: la storia di tante famiglie che raggiungono l’apice lavorativo e poi gli succedono diverse disgrazie, forse non troppo originale, ma molto veritiero. Racconto Manzoniano “La vita vuole indietro tutte le cose belle che ti ha dato”.
    Legame forte con la terra, con il lavoro delle mani, con il sudore. Sicuramente pessimista.
    “Certo ci vogliono generazioni per abituarsi al benessere, specialmente se il benessere è stato conquistato col sudore della fronte”.
    “I padroni sanno fare solo i padroni anche quando non c’è il tanto, perché loro sono educati a pensare, generazione dopo generazione, che tutto gli sia dovuto”.
    “niente a questo mondo è gratuito”. “La voce della gente sa cantare infinite variazioni della stessa storia come uno strumento ben temperato.”
    Personaggi:
    o Michele Angelo: la sua storia si ripete, da bambino solo avrà una famiglia numerosa che viene decimata e tornerà a sentirsi solo. Ogni figlio ha una sua disavventura!
    o Mercede: vittima delle sfortune altrui, un fiore che sfiorisce con il succedersi degli eventi.
    o Gavino: ho pensato a Pasolini.
    o Luigi Ippolito: uno dei tanti giovani di quella generazione che ha vissuto il brutto di quella generazione.
    o Marianna: anche lei vittima di un matrimonio sbagliato, direi forzato.

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