“Il giardino dei Finzi Contini” di Giorgio Bassani.
(Einaudi, 1962), premio Viareggio
Seguendo un ideale percorso della storia italiana attraverso la narrativa dall’Unità d’Italia ad oggi, dopo Metello di Pratolini, abbiamo letto Il giardino dei Finzi Contini del ferrarese Giorgio Bassani.
La discussione è stata particolarmente lunga, articolata e come sempre “appassionata”.
Un elemento particolarmente sottolineato (favorevolmente da alcuni e sgradito da altri) è stato quello della “estraneità” dei personaggi alla loro storia contemporanea, il senso di distanza e distacco dalle cose della vita e ancora di più dai sentimenti e dalle passioni.
Il personaggio narrante, che da molti elementi si presume sia lo stesso scrittore, viene seguito dalla sua infanzia fino alla prima gioventù, è molto impacciato, affascinato dai modi aristocratici della famiglia Finzi Contini e attratto soprattutto dalla giovane Micol di cui si innamorerà senza possibilità di essere ricambiato. Il giudizio dei lettori sul personaggio non è stato particolarmente positivo, definito da alcuni “Lumacone”, “Lullone”, “Pestapiano”….nessuna chance quindi alla inesperienza dell’età!! Ma ancora una volta è emerso il fastidio dei lettori per la mancanza di “azione virile”, dell’eroe, per così dire .. alla Metello….
Per altri, è proprio in questa vacuità che sta la maestria dello scrittore che ha saputo disegnare e renderci tangibile, una società in inconsapevole declino, la decadenza di una classe sociale alto borghese, e in particolare quella degli gli ebrei, a cui verranno tolti, piano piano, tutti i diritti fino a quello ultimo che è il diritto alla vita, e che non ha saputo ribellarsi nell’incredulità di tale terribile destino, ma si è lasciata condurre dagli eventi fino ad arrivare all’annientamento finale….
Altri hanno descritto e percepito i Finzi Contini: sprezzanti, distanti, chiusi in una bolla di sapone destinata poi a scoppiare…
Alcune lettrici particolarmente curiose hanno cercato se a Ferrara il giardino esistesse o fosse esistito veramente, ma non risultano giardini così ampi e circondati da alte mura, un luogo dell’anima quindi, un luogo della mente, vasto, ombroso, muschioso più che solare.
Sempre in un percorso di narrativa italiana e storia, il prossimo romanzo che leggeremo sarà Uomini e no di Elio Vittorini.
L’appuntamento è previsto per martedì 21 giugno
Chi fosse interessato può chiedere in biblioteca o telefonare allo 051940064 o scrivere a [email protected]
Buone letture a tutti.