Autore: amministratore

Notizie dal gruppo di lettura GDL (58°)

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Il giardino dei Finzi Contini di Giorgio Bassani.

copertina libro

(Einaudi, 1962), premio Viareggio

Seguendo un ideale percorso della storia italiana attraverso la narrativa dall’Unità d’Italia ad oggi, dopo Metello di Pratolini, abbiamo letto Il giardino dei Finzi Contini del ferrarese Giorgio Bassani.

La discussione è stata particolarmente lunga, articolata e come sempre “appassionata”.

Un elemento particolarmente sottolineato (favorevolmente da alcuni e sgradito da altri) è stato quello della “estraneità” dei personaggi alla loro storia contemporanea, il senso di distanza e distacco dalle cose della vita e ancora di più dai sentimenti e dalle passioni.

Il personaggio narrante, che da molti elementi si presume sia lo stesso scrittore, viene seguito dalla sua infanzia fino alla prima gioventù, è molto impacciato, affascinato dai modi aristocratici della famiglia Finzi Contini e attratto soprattutto dalla giovane Micol di cui si innamorerà senza possibilità di essere ricambiato. Il giudizio dei lettori sul personaggio non è stato particolarmente positivo, definito da alcuni “Lumacone”, “Lullone”, “Pestapiano”….nessuna chance quindi alla inesperienza dell’età!! Ma ancora una volta è emerso il fastidio dei lettori per la mancanza di “azione virile”, dell’eroe, per così dire .. alla Metello….

Per altri, è proprio in questa vacuità che sta la maestria dello scrittore che ha saputo disegnare e renderci tangibile, una società in inconsapevole declino, la decadenza di una classe sociale alto borghese, e in particolare quella degli gli ebrei, a cui verranno tolti, piano piano, tutti i diritti fino a quello ultimo che è il diritto alla vita, e che non ha saputo ribellarsi nell’incredulità di tale terribile destino, ma si è lasciata condurre dagli eventi fino ad arrivare all’annientamento finale….

foto bassani
L'autore Giorgio Bassani

Altri hanno descritto e percepito i Finzi Contini: sprezzanti, distanti, chiusi in una bolla di sapone destinata poi a scoppiare…

Alcune lettrici particolarmente curiose hanno cercato se a Ferrara il giardino esistesse o fosse esistito veramente, ma non risultano giardini così ampi e circondati da alte mura, un luogo dell’anima quindi, un luogo della mente, vasto, ombroso, muschioso più che solare.

Sempre in un percorso di narrativa italiana e storia, il prossimo romanzo che leggeremo sarà Uomini e no di Elio Vittorini.

L’appuntamento è previsto per martedì 21 giugno

Chi fosse interessato può chiedere in biblioteca o telefonare allo 051940064 o scrivere a [email protected]

locandina Film
Il film

Buone letture a tutti.

 

Notizie dal gruppo di lettura GDL (57°)

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Metello di Vasco Pratolini

Scritto nel 1952 e pubblicato nel 1955.

Per la prima volta tutti i lettori hanno accolto con favore unanime la lettura. Alcuni hanno auspicato che il romanzo fosse divulgato nelle scuole così da poterlo maggiormente diffondere e, insieme ad esso, la Storia del nostro Paese.

Metello può essere considerato, sotto tutti gli aspetti, un romanzo storico, il periodo considerato è quello post-unitario (la scelta non è stata casuale..) e gli avvenimenti sono quelli del sindacato dei muratori e in particolare lo storico sciopero del 1902.

foto di pratolini
L'autore Vasco Pratolini

L’autore ha saputo calibrare, con grande maestria, i vari fattori sociali e politici con le storie personali e intime dei personaggi, e il grande consenso che ha ottenuto il romanzo è anche dovuto al sapiente intreccio di Storia e microstorie. Entriamo nei grandi eventi attraverso i personaggi, tutti molto ben caratterizzati così da poter avere una viva rappresentazione della vita e della città, Firenze, dell’epoca.

Sarà difficile, dopo questo romanzo, leggere un’altra opera con così grande piacere e interesse!

Il prossimo romanzo che leggeremo sarà Il giardino dei Finzi Contini di Giorgio Bassani.

L’appuntamento è previsto per martedì 17 maggio

Chi fosse interessato può chiedere in biblioteca o telefonare allo 051940064 o scrivere a [email protected]

Ricordo inoltre gli appuntamenti di “Letteratura e Unità” in biblioteca nei martedì sera di maggio tenuti dallo scrittore e critico Matteo Marchesini

Buone letture a tutti.

Notizie dal gruppo di lettura GDL(56°)

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“Il cavaliere inesistente” di Italo Calvino

Serata del 15 marzo 2011

immagine libro Il cavaliere inesistente
Il libro

L’intero tavolo dei partecipanti, (20 lettori), ha tessuto le lodi di questo racconto / favola cavalleresca.
Alcuni hanno ravvisato i temi dell’Orlando Furioso; altri hanno visto soprattutto quelli sociali e interpretato l’ambientazione medioevale come una trasposizione del tempo moderno: gli ostacoli procurati dalla burocrazia, la sopraffazione degli uni su gli altri (i cavalieri del Graal sui Curvaldi) causati dall’ignoranza che può essere vinta solamente dallo svelamento prodotto dall’azione della cultura, facendo acquisire consapevolezza del proprio esistere e del proprio valore.
Altri hanno voluto leggere il testo lasciandosi trasportare dalla leggerezza della favola così come dichiarata dall’autore nelle sue Lezioni americane.
Ancora, alcuni, hanno voluto sottolineare come il racconto, scritto nel 1959, non risenta assolutamente dei più di cinquant’anni trascorsi, a differenza di molta altra letteratura, rimanendo cristallina e fresca, attuale e leggera, sociale e mitologica e come l’incanto resti sempre attuale.
Calvino e le sue opere, lasciate decantare nei decenni, ci fanno percepire la differenza tra gli scrittori e i Grandi della letteratura, di ciò che rimane nel tempo, al di là delle mode o delle tendenze momentanee.
Molti hanno voluto leggere qualche riga per sottolineare questo o quell’episodio, e soprattutto l’ironia come grande valore aggiunto.
La frase più citata e forse quella ritenuta più rappresentativa del romanzo è quella che l’autore fa dire a Carlo Magno dopo aver introdotto il personaggio di Gurdulù (antitesi del cavaliere):
“O bella! Questo suddito qui che c’è ma non sa d’esserci e quel mio paladino là che sa d’esserci e invece non c’è. Fanno un bel paio, ve lo dico io!”

foto calvino
Lo scrittore Italo Calvino

Unendosi al coro delle approvazioni sullo stile e la narrazione, alcune voci hanno però dichiarato di non gradire il genere fantastico né la fredda pulizia dello scritto sentendo l’opera come un racconto rivolto soprattutto al pubblico più giovane dei ragazzi.
Il prossimo incontro è fissato per il 19 aprile 2011.
Il romanzo che leggeremo sarà Metello di Vasco Pratolini, il primo di una trilogia che cerca di narrare la storia italiana dall’unità fino al ventennio fascista, raccontarne il trapassato per poterne capire fino in fondo il presente…
Chi fosse interessato può chiedere in biblioteca o telefonare allo 051940064 o scrivere a [email protected]
Buone letture a tutti.

Notizie dal gruppo di lettura GDL(55°)

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“La guerra del basilico” di Nico Orengo

Serata del 15 febbraio 2011.

foto copertina libroIl romanzo su cui ci siamo confrontati era “La guerra del basilico” di Nico Orengo pubblicato nel 1994.

Alla ricerca di un romanzo che alleggerisse la stanchezza, accusata da molti dei lettori e provocata dai precedenti libri letti…, la scelta è caduta su Nico Orengo, scrittore ligure/torinese, da poco scomparso, la cui opera è stata definita “estiva” e non solo per la copertina del romanzo che evoca spiagge sdrai e ombrelloni o per i luoghi tipicamente turistici della Costa Azzurra, ma per la sua scrittura leggera e fresca come un torrente in primavera, che fa scorrere rapidamente gli occhi riga dopo riga. Così la farsa raccontata è veloce e mutevole come l’andamento organizzativo dell’albergo “Tropicana” che è il fulcro dell’azione narrativa.

Non è della storia che vi devo raccontare, ma dell’approccio e delle impressioni di noi lettori!

Dopo tanta richiesta di leggerezza, ahimè, pochi l’hanno veramente gradita. Gli accenni all’ecologia (alghe assassine) e alla politica (l’albergo metafora della Nazione Italia?) sono stati ritenuti superficiali e buttati lì senza spessore alcuno.

Pochi hanno ritenuto valide le denuncie sociali di questa storia che è stata invece definita “romanzo-panettone” con tanto di gag tipiche della commedia cinematografica italiana (tutti i residenti nell’albergo intrappolati in una rete da pesca e soliti stereotipi di laide femmine bolognesi)

Poche voci si sono levate a sostegno della tesi del “valore della favola e del sogno” che non deve fare i conti con i dati oggettivi della biologia, certo…., la pianta del basilico è annuale e NON può vantare anni di cure….

foto orengo
Nico Orengo

Ad alcuni (pochi) è piaciuto la trattazione dei personaggi, definiti solo “sotto un certo aspetto”, lasciandoli bidimensionali come quelli delle favole illustrate, ma per la maggioranza dei lettori è stata percepita come difetto di compiutezza.. Si è lamentata la mancanza di alcuna conclusione, i personaggi spariscono, delle alghe assassine non ci si cura più di tanto e, forse, il ritrovamento di una antica gonna gialla diventa l’elemento più importante!…Ma, si sa che, nelle favole, tra scarpette perse e gonne ritrovate c’è sempre una principessa di mezzo….

Da rilevare: un piccolo inserto di un racconto di genere erotico nel racconto ….

Chissà se a qualcuno verrà la voglia di leggere altre opere di Orengo? Forse potrà non risultare simpatico a prima vista, ma lo terrei in considerazione per altri momenti di cercato svago….!

Il prossimo incontro è stato fissato per martedì 15 (da confermare) marzo 2011 ore 20.45, sempre in biblioteca.

Il libro che leggeremo sarà La favola classica di Itali Calvino “Il cavaliere inesistente”. Chi fosse interessato può chiedere in biblioteca o telefonare allo 051940064 o scrivere a [email protected]

Buone letture a tutti.

Notizie dal gruppo di lettura GDL(54°)

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David Grossman “Col corpo capisco”

Serata del 18 gennaio 2011.

Mi è sempre più difficile riassumere o raccontare le serate che il gruppo di lettura trascorre parlando di libri, ma particolarmente, quella di ieri sera in cui si è commentata la lettura del libro di David Grossman “Col corpo capisco”.

Posso dire che la maggioranza delle lettrici e alcuni lettori, non hanno gradito la scrittura di Grossman, e soprattutto la punteggiatura che, invece di aiutare, ha creato fastidi e difficoltà nel capire i vari flussi che si alternavano: i dialoghi, le narrazioni, i pensieri, così da non poterli immediatamente identificare.

Ancora di più non è piaciuto il “tema” ossessivo, se così si può definire, della gelosia che in entrambi i racconti erano il nocciolo della storia.

Il romanzo infatti, è composto da due racconti lunghi, il primo, già con il titolo “pazzia”, è di presagio all’accanimento del protagonista sul tema della gelosia nei confronti della moglie, un suo delirio che lo accompagna già da lunghi anni e che si trova a condividere, per la prima volta e inaspettatamente, dentro l’angusto spazio di un’automobile, con un personaggio femminile che nonostante la parentela, gli è completamente estraneo.

Il secondo racconto, forse un po’ più facile da seguire, è centrato sul difficile rapporto madre-figlia e sul tentativo di ricucirlo, negli ultimi momenti di vita della madre, tramite la scrittura e la lettura di una storia scritta dalla figlia e che ha come protagonista la madre…..

In effetti tali temi, già non accattivanti, hanno demotivato molti perdendo il “piacere” proprio della lettura.

foto David Grossman
David Grossman

Per altri, invece, la sfida è stata accettata. Alcuni hanno apprezzato il genere introspettivo della scrittura di Grossman, la precisa descrizione di sentimenti e di emozioni deliranti, tutte “vissute cerebralmente”.

E’ stato sottolineato il messaggio relativo alla grande difficoltà di poterci esprimere ed essere compresi, chiarire i nostri punti di vista, il nostro vissuto e di come si vedano i fatti attraverso un ristretto spicchio dei propri pensieri. L’ossessione diventa l’unica e vera realtà e fondamentalmente lo scambio viaggia su binari diversi e paralleli che solo si possono incrociare così da richiamare altre storie in un susseguirsi di risonanze che si risveglieranno così come vibrano i diapason in una stanza.

Il prossimo incontro è stato fissato per martedì 15 febbraio 2011 ore 20.45, sempre in biblioteca. Il libro che leggeremo sarà “La guerra del basilico” dello scrittore ligure, da poco scomparso, Nico Orengo

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Buone letture a tutti.

Notizie dal gruppo di lettura GDL(53°)

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“La regina disadorna” di Maurizio Maggiani.


Giudizio unanime positivo sulle grandi capacità d Maggiani di usare la scrittura con un ricco e colto vocabolario e su molti livelli descrittivi, ma anche calda, penetrante e avvolgente.
È stato difficile, per alcuni, seguire la linea temporale del romanzo che è un continuo avanti e indietro nel tempo e un continuo di incisi che riportano e rimandano ad altre storie e poi, seguendo senz’altro un progetto ingegneristico, una linea di comunicazione tra i personaggi e il tempo che troverà una sua “chiusura” in un ritorno al passato che oggi anche la cultura occidentale definirebbe “karmico”.
Per alcuni questo apparente divagare ha ricordato il raccontare dei vecchi che partono da un evento e si ritrovano divisi in mille rivoli di altre storie da cui ripartire e con possibilità infinite di percorsi diversi….
Nel nostro romanzo tutto poi si ritrova, alcuni personaggi spariranno così come dalle nostre vite incontri apparentemente importanti, si riveleranno meteore ininfluenti, a posteriori, nella nostra storia complessiva.
Quasi tutti i lettori hanno percepito con “fastidio” il doppio registro o come è stato giudicato il “doppio romanzo” che improvvisamente compare a metà dell’opera.

l'autore Maggiani

La prima parte è quasi una saga familiare, ambientata nella Genova della prima metà del Novecento e che culminerà nella guerra e da lì, dopo una pausa di assestamento, improvvisamente il cambio di registro. Il nostro “eroe minimalista” parte missionario per isole di sogno all’altro capo del mondo e, se possibile, ancora più lontane, presso un mite e sereno popolo ex antropofago. Qui scoprirà i segreti della Natura, del tempo, dell’ozio che ozio non è. Grande luce e spazi si contrappongono al buio e all’ombra dei carruggi genovesi. Molto tempo dedicato al racconto e alla narrazione.
Progetti grandiosi ma anche vani, una Vespa e l’infallibilità del papa… e dopo dieci anni il ritorno e così, come in precedenza già avvenuto, la linea sinusoide degli eventi e del tempo ritorna.
L’anello spezzato da un elefante ai tempi della nonna si ripresenterà in una drammatica geometria di “ritorni” e questa volta sarà un cavallo, o a causa di lui, che si ri-spezzerà l’anello in una predestinazione che ci disarma e annienta la nostra illusione di determinismo.
Solo un paio di voci, ma forti e decise, si sono levate a favore di questa struttura del doppio romanzo, difendendo l’opera che solo in questa “dicotiledomia” diventa unica forte e poderosa.

Il prossimo incontro è stato fissato per martedì 18 gennaio ore 20.45, sempre in biblioteca. Il libro che leggeremo sarà “Col corpo capisco” di David Grossman.
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Buone letture a tutti.

Notizie dal gruppo di lettura GDL(52°)

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Ancora un incontro del gruppo di lettura.
Il libro letto era “Seta” di Alessandro Baricco.
I lettori presenti erano tra loro divisi, alcuni attratti e coccolati dalla fascinazione della fiaba e altri contrariati dal freddo e algido esercizio di stile e di scrittura di una ….inutile storia.
Con pari passione si sono sostenute le tesi e, devo dire, che mai come in questo caso, mi sono sentita in accordo con entrambi i punti di vista….
Sono stati sottolineati, a favore dell’opera molti aspetti, tra cui la musicalità del racconto e il desiderio di poterlo ascoltare letto ad alta voce; la simbolicità dei personaggi: dal saggio Baldabiou che arriva e come una francese “Mary Poppins”, porta il suo magico aiuto e se ne va…, e ancora “l’uomo che ha smesso di parlare” perché non ha più nulla da dire…
Ed infine la storia d’amore leggera e impalpabile legata da un esile filo di seta….
La mia personale impressione è stata quella di una scatola magica, un carillon che aperto incanta, poi, richiuso, nulla resta di quella magia.
La “meraviglia” dell’opera inutile.
Così come spesso è considerata inutile l’arte, la cultura, il sogno e la magia…
Il prossimo incontro è stato fissato per martedì 14 dicembre ore 20.45, sempre in biblioteca.
Il libro che leggeremo sarà “La regina disadorna” di Maurizio Maggiani.
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Buone letture a tutti.

Notizie dal gruppo di lettura GDL(51°)

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Il libro letto era “L’amante di Lady Chatterley” di David H. Lawrence, il romanzo fu scritto negli anni 20 del ‘900, ma riuscì ad essere pubblicato negli anni 40 in Italia, e solamente negli anni ’60 in Gran Bretagna. Questo può essere indicativo del fattore “bomba” che scatenò all’epoca! 40 anni di attesa per un romanzo che certamente era all’avanguardia per la sua epoca e che sicuramente aveva “qualcosa da dire”!
Alcuni nostri lettori alcuni hanno faticato nella lettura, definendo la forma datata e “soporifera”, troppe descrizioni , un ingolfo di parole in cui a ruota libera si dice tutto e il suo contrario, MA certamente molto apprezzato per come ha affrontato, in anticipo sui tempi, temi molto delicati quali l’ecologia ambientale e l’esigenza del corpo di esprimersi liberamente, nella natura, nella sessualità, nell’amore, facendo così crescere e maturare i personaggi del romanzo (moglie-marito) che prenderanno strade diametralmente opposte.
Senz’altro un testo rivoluzionario che ancora negli anni ’60 faceva scalpore e scandalo per le descrizioni sessuali, ma che oggi, a noi, abituati ormai ad ogni sorta di immagini grevi, non stuzzica più.. e speriamo non sia solamente a causa dell’età….delle lettrici..
Altri lettori hanno voluto sottolineare che l’autore parla attraverso la protagonista “femmina” immedesimandosi e immergendosi nei suoi panni , operazione molto delicata e improba, ma che, a giudizio delle lettrici, gli è riuscita a pieni voti. E’ stato inoltre ricordato che la vicenda raccontata è autobiografica e si riferisce al lungo periodo in cui Lawrence, con la moglie, ha vissuto in Italia tra Toscana e Romagna e dove la sua Lady Lawrence incontrò il “guardiacaccia” romagnolo…
Altro argomento trattato nel testo, in maniera forte e che a nostro avviso è sembrata una denuncia, è quello della rappresentazione/contrapposizione delle classi sociali inglesi. Da un lato la volontà di cristallizzare lo status da parte dell’alta aristocrazia, l’autore ci fa un quadro specifico ma simbolico della nuova Gran Bretagna che all’inizio del 900 è la più forte potenza militare e industriale del mondo occidentale e non solo.. Dall’altro lato la spinta dal basso all’evoluzione culturale e sociale dei “minatori” che sono la manodopera e le braccia che producono effettivamente la ricchezza….
Lawrence ha molte cose da dire e quando lo dice lo fa con passione con furia con una sincerità a lungo tenuta a freno dalla sua cultura e dalle convenzioni sociali, anche se ad alcuni è sembrato noioso… e privo di ironia…

Riconoscimento postumo a Firenze.
La magistratura 50anni fa : il libro, la censura, il processo.

foto di David H. Lawrence
David H. Lawrence

La prossima lettura del GDL sarà un romanzo italiano: “Seta” di Baricco.
Il prossimo incontro è stato fissato per martedì 9 novembre, sempre in biblioteca.
Chi fosse interessato può chiedere in biblioteca o telefonare allo 051940064 o scrivere a [email protected]
Buone letture a tutti.